Il nostro viaggio

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arizona_strada_dritta_desertoLao Tse diceva “Ogni viaggio di mille miglia inizia sempre con un primo passo”.

Stavo riflettendo sul fatto che tutti noi stiamo percorrendo un viaggio che è iniziato quando siamo nati e che finirà quando moriremo, non abbiamo deciso noi di intraprenderlo, ma abbiamo il diritto ed il dovere di provare a viverlo al meglio e di dare un senso ad ogni nostro passo.

Vorrei accennare un attimo al benessere psicologico. Per farlo ci faremo aiutare dalla definizione di salute data dall’OMS che definisce la salute “come lo stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplicemente l’assenza di malattia e infermità”

Cosa ci dice tutto questo?Che per la prima volta l’attenzione della comunità scientifica non si concentra solo sul versante fisico, ma anche sulla parte emotiva e relazionale dell’uomo visto nella sua globalità, uomo visto come unione di mente e corpo all’interno di un determinato contesto e di conseguenza proprio perché abbiamo a che fare con tutte queste variabili, non possiamo che considerare ognuno di noi come essere unico.

Quindi, proprio perché non si possono scindere, separare mente e corpo, bisogna fare in modo da gestirli nell’ idea che l’uno influenza l’altro e viceversa.

E se c’è un qualcosa che ci ricorda che siamo un tutt’uno sono le sensazioni che ci arrivano dal corpo e che sono fondamentali ma che, se non ben gestite, possono diventare delle trappole in cui è facile incastrarsi.

Prendiamo ad esempio la paura: la paura è ciò che in certe situazioni ci salva la vita, ma può essere anche ciò che diventa così tanto dilagante da impedirci di vivere;

la rabbia è una sensazione naturale che possiamo provare, ma anche qualcosa che tenuta dentro ci mangia come un tarlo;

il dolore è una sensazione che affrontata aiuta a riorganizzare la nostra vita, aumenta quella che è la nostra resilienza e cioè la capacità di affrontare i problemi ma che, in caso contrario, potrebbe renderci marionette rotte con gli occhi rivolti all’interno;

infine il piacere che è la linfa dei nostri giorni, ma sappiamo tutti come sia difficile estinguere dei comportamenti basati sul piacere stesso che però diventano nocivi per l’individuo, a questo proposito O.Wilde affermava “Si può resistere a tutto tranne che alle tentazioni…”

Perché per i bambini è così difficile camminare?Perché c’è un momento in cui per fare quel passo rimangono in equilibrio su una gamba sola, corrono un rischio e anche il nostro viaggio è composto di passi ed ognuno di essi porta in sé l’idea di un rischio, di un cambiamento che non è nient’altro che una temporanea perdita di equilibrio per acquisirne uno nuovo.

Abbiamo detto che è facile inciampare o cadere, a volte riusciamo a rialzarci, a volte il dolore è troppo grande e può capitare che ci si lasci andare o che ci si arrenda, quello che vorrei dirvi però è che ci sono le soluzioni, esistono, sono in noi… a volte basta avere la voglia di mettersi in gioco, altre volte di affidarsi e di non darsi per vinti…

Concludo  ricordando quello che diceva Goethe: “Non è forte chi non cade mai, ma chi cade ed ha la forza di rialzarsi.”

 

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